Fine-Lavori in corso
E’ stata inaugurata lo scorso venerdì la prima esperienza espositiva del 3+2 della Facoltà di Architettura di Firenze. ARCOMAI, interessato al processo di trasformazione in atto nelle università italiane, è andato a documentare la mostra. Sebbene l’allestimento comprenda solo tesi elaborate presso il corso quinquennale, in quanto non giunte a maturazione tesi della prima generazione interamente formata nel corso triennale, si testimonia in questa sede l’inizio di un percorso nuovo intrapreso – non senza difficoltà – da una facoltà che sembra intenzionata a divenire un punto di riferimento (non solo in ambito nazionale ) in merito al didattica/formazione dell’architettura. Questo numero ZERO apre la strada ad un programma di eventi che vedrà per tre volte l’anno (settembre, febbraio e giugno), in coincidenza cioè con i tre lunghi periodi riservati agli esami nonché alle iscrizioni a semestri e al CdL stesso, l’alternarsi di cicli espostivi che, attraverso la selezione di tesi (triennali e specialistiche), racconteranno (tramite il progetto) il difficile – e per questo interessante – processo di trasformazione dell’illustre Istituto. I lavori (tavole formato A0 e modelli) esposti in mostra sono di: Carlo Antonelli, Giuseppina Arzilli, Silvia Balli, Matteo Bartolini, Marco Benevellie, Giacomo Benvenuti, Morena Bertolani, Nicola Bini, Michele Fiesoli, Francesco Floridi, Alessio Gai, Federico Iommi, Tommaso Londi, Andrea Mezzedini, Gabriele Pinca, Paola Romboli, Samuele Sordi, Costanza Trotta e Michele Zanella. Il gruppo di docenti che hanno curato l’evento e che fanno parte del Coordinamento Eventi di Scienze dell’Architettura sono: Laura Andreini, Flaviano Maria Lorusso, Michele Paradiso, Giuseppina Carla Romby, Claudio Zanirato. Abbiamo chiesto al Prof. Arch. Claudio Zanirato di illustrarci i contenuti/obiettivi della mostra.
© arcomai l L’allestimento della mostra all’interno dell’aula magna di Santa Teresa.
Fine-Lavori è la mostra allestita nell’aula magna di Santa Teresa a Firenze, al 27 gennaio al 17 febbraio: è esposta una selezione di 14 tesi di laurea condotte da docenti che hanno scelto l’impegno didattico nei Corsi di progettazione architettonica dei Corsi di Laurea in Scienze dell’Architettura e Specialistica della Facoltà di Architettura di Firenze. E’ soprattutto agli studenti di questi corsi universitari che l’esposizione viene proposta come sintesi dei contenuti culturali e didattici perseguiti dagli insegnati e fondanti la loro attività formativa.
Anche se l’iniziativa nasce tutta entro il nuovo corso di laurea, si tratta però ancora di tesi elaborate presso il corso quinquennale, in quanto non sono ancora giunte a maturazione tesi della prima generazione interamente formata nel corso triennale, la cui prima conclusione potrà finalmente mettere in mostra i risultati raggiunti solo tra breve. L’esposizione è anche l’occasione per presentare con evidenza l’orientamento culturale che il nuovo corso di laurea cerca di consolidare, il quale ha rappresentato per molti docenti dell’Ateneo fiorentino un’opportunità per affermare un indirizzo di ricerca distintivo. Si tratta di un segno di continuità con una certa tradizione di sperimentazione progettuale che ha contraddistinto la scuola toscana per molti anni della sua vita.
L’irrinunciabile volontà di affermare la contemporaneità nell’espressione dell’architettura e di confrontarsi apertamente con le pratiche disciplinari internazionali ed europee in primo luogo, sono i presupposti intellettuali della nuova scuola. Emergono così i temi del confronto del progetto architettonico con la complessità della città contemporanea e con le problematiche specifiche che propone: la necessità di trasformare il suo patrimonio costruito, l’aggiornamento infrastrutturale, la proposta di nuove centralità ed il dinamismo indotti dai nuovi bisogni. A questa fiducia e curiosità nell’indagare l’attualità corrisponde un’esplorazione linguistica che conferma l’eterogeneità del momento come espressione di pluralismo comunicativo. E’ anche il trionfo dell’immaginazione che ha il sopravvento sullo scenario appiattito che ci circonda e che rischia di inghiottire anche queste speranze.
Una sorta di numero 0, dunque, che intende proiettarsi nel futuro come evento consolidato del CdL, finalizzato ad offrire agli studenti in corso un’utile e fondamentale vetrina di base, qualificata e costantemente aggiornata, che illustri loro una sintesi dei possibili esiti conclusivi del proprio lavoro innanzitutto, e dunque di quello dei propri docenti, come il prodotto primario dell’esperienza vissuta e da vivere nel corso della loro formazione di architetti. Esperienza-evento di sintesi assunta, a regime, come loro prioritario riferimento di identificazione e di partecipazione, illustrando al suo meglio, per l’appunto, la fine lavori di formazione di ogni generazione di studenti. La fine è spesso l’inizio di qualcosa di altro per molti di questi ed il saggio di tesi rappresenta il trampolino di lancio su nuove esperienze che si augurano condotte con lo stesso entusiasmo.
© arcomai l Sei dei 14 progetti esposti in mostra.