A Gando Francis Kéré riporta l’architettura a scuola ad imparare i suoi fondamentali
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@ Kéré Architecture I Il complesso scolastico di Gando.
Il Burkina Faso, Stato dell’Africa occidentale (già Alto Volta), ha una superficie di 274200 km² ed una popolazione di circa 21 milioni di abitanti. Il suo nome significa “la terra degli uomini integri” ed uno di questi, Francis Kéré, si e’ aggiudicato lo scorso marzo il Pritzker Prize, il premio più prestigioso nel settore dell’architettura, affermandosi inoltre come primo africano ad ottenere l’ambito riconoscimento, istituito a Chicago nel 1979. Nato nella cittadina di Gando (villaggio a 200 chilometri dalla capitale Ouagadougou) e formatosi all’Università Tecnica di Berlino, dove ha aperto il suo studio (Kéré Architecture), si distingue per essere un professionista impegnato nella coniugazione tra “architettura bio-climatica” (utilizzando materiali e maestranze locali) ed “architettura partecipata” (costruendo con e per la comunità) dando cosi’ risposte concrete agli effetti che i cambiamenti climatici hanno sull’ambiente e sulla vita delle persone. Il nostro opera in Paesi carenti di infrastrutture e servizi realizzando scuole, strutture sanitarie, alloggi professionali, edifici civili e spazi pubblici.
@ SimeonDuchoud I La Scuola Elementare di Gando.
In Burkina il clima è tipicamente tropicale, con temperature elevate (medie annue intorno a 25-27 °C) ed escursioni termiche abbastanza sensibili. La circolazione atmosferica è caratterizzata d’inverno dall’harmattan, vento sahariano caldo e secco, e d’estate dal monsone umido proveniente dal Golfo di Guinea. La vegetazione spontanea è dominata dalla savana arborea a sud, erbacea nella fascia centrale, e savana a settentrione. Dal punto di vista idrografico il paese è attraversato ad oriente dalle acque del fiume Niger e nell’area centro-meridionale dai tre rami sorgentiferi del fiume Volta. Tutti i corsi d’acqua presentano un regime stagionale, con la concentrazione delle precipitazioni in un solo periodo dell’anno (giugno-ottobre).
Dal punto di vista urbanistico il Paese si presenta sia in forma rurale che urbana. Nel primo caso si tratta di villaggi di capanne, spesso fortificati da mura perimetrali in argilla, i quali ospitano fino a qualche centinaio di persone; nel secondo caso di antichi centri che oggi tendono a presentare caratteristiche di città moderne, centri di attività direzionali politico-economiche come la capitale e Bobo-Dioulasso, le sole città di un’apprezzabile dimensione, il cui sviluppo si è fortemente intensificato da quando sono state collegate alla costa guineense mediante la ferrovia proveniente da Abidjan (Costa d’Avorio). Sebbene l’inurbamento della popolazione sia del 18% ed via di crescita, ciò sembra non abbia ancora intaccato la complessiva caratteristica predominanza dell’habitat tradizionale.
@ Kéré Architecture I La Scuola Elementare di Gando. Pianta e sezioni.
In questo contesto ambientale l’architetto ha costruito il suo modo di fare progettazione che troviamo sintetizzato nel complesso scolastico iniziato vent’anni fa nella sua Gando, un piccolo villaggio di 3000 abitanti nelle pianure meridionali del paese, dove Kéré – ancora studente universitario – ebbe l’idea di costruire li’ una scuola, convinto del fatto che l’educazione fosse il primo passo per lo sviluppo culturale ed economico della sua comunità. Oggi quel progetto può essere considerato un vero e proprio laboratorio sperimentale d’architettura.
@ Erik Janouwerkerk I Gli alloggi insegnati della Scuola di Gando.
Tutto e’ iniziato con la Scuola Elementare realizzata nel 2001 grazie alla quale il numero degli studenti da li’ a poco passera’ da 120 a 700. A questo progetto hanno fatto seguito la costruzione di alloggi per gli insegnanti nel 2004, l’ampliamento dell’edificio scolastico (2008), la Scuola Media (2011) ed una biblioteca (2019), tutte opere realizzate con la raccolta di fondi internazionale che a loro volta hanno contribuito a creare opportunità di lavoro per i cittadini del posto. Questa sua capacita’ di trovare finanziamenti per realizzare le sue architetture dimostra non solo la credibilità delle sue proposte ma anche sua determinazione nel portarle a compimento.
L’intervento nel suo compresso e’ caratterizzato dalla semplicità dell’impianto, dall’orientamento degli edifici, dal trattamento delle muratura e dal tetto in ondulane. Partiamo proprio da questo elemento costruttivo comune in quasi tutte le sue opere. La copertura in lamiera grecata, qui come in tutta la fascia tropicale, e’ un sistema molto usato sebbene assorba la luce solare diretta surriscaldando l’interno degli edifici. In tutti i cinque interventi Kéré risolve questo problema distaccando il tetto dagli ambienti sottostanti che vengono controsofittati con diverse soluzioni.
@ Kéré Architecture I Gli alloggi insegnati della Scuola di Gando. Spaccato assonometrico dell’alloggio tipo e pianta.
Nel progetto della Scuola Elementare, costituita da tre moduli rettangolari che ospitano ognuno un’aula per cinquanta studenti, questa chiusura e’ composta da un sistema di mattoni assemblati a secco, che facilitano la ventilazione interna: l’aria fresca viene aspirata dalle finestre interne, mentre l’aria calda viene rilasciata attraverso le fessurazioni tra i mattoni del soffitto per poi venire dispersa mediante la circolazione d’aria tra gli ambienti e la copertura. Questa soluzione oltre a facilitare il raffreddamento passivo delle aule riduce di molto lo “effetto tamburo” causato dalle piogge torrenziali a contatto con la lamiera.
@ Erik-Jan Ouwerkerk I Ampliamento della Scuola Elementare di Gando.
Poiché l’argilla è un materiale disponibile nella regione e tradizionalmente utilizzato nella costruzione delle abitazioni, qui è stato utilizzato in forma di mattone ibrido (amalgamando argilla e cemento) per creare blocchi strutturalmente robusti ma anche una massa termica capace di trattenere l’aria fresca all’interno dei locali. Nonostante la loro durabilità, le pareti, realizzate dagli stessi abitanti del villaggio, sono protette dalle piogge per mezzo di un tetto a struttura reticolare a sbalzo anche per controlla l’ingresso dei raggi del sole – che filtrano negli edifici, nei cortili e negli spazi intermedi – ed offrire luoghi di quiete e di aggregazione. La persiane colorate e regolabili insieme alla modellazione delle ombre, generate dalla copertura durante le ore diurne e le stagioni, celebrano qui la luce come uno degli elementi costanti della poetica architettettonica di Kéré.
@ Kéré Architecture I Ampliamento della Scuola Elementare di Gando.
All’origine della realizzazione degli alloggi c’era la volontà di attrarre insegnanti qualificati per entrare a far parte del personale della Scuola Elementare, completata tre anni prima. Le case sono composte da una serie di moduli adattabili, di dimensioni paragonabili alla tipologia vernacolare circostante, che possono essere sistemati in vario modo a seconda delle esigenze del caso. Le sei unità sono disposte in un ampio arco a sud del complesso scolastico. Questo tracciato curvilineo ricorda il tradizionale insediamento burkinabè. Le pareti in adobe, abitualmente utilizzate nella regione, poggiano su fondamenta di cemento e granito per proteggerle dall’umidità di risalita dalla terra. Queste sono inoltre intonacate con uno strato protettivo di bitume più durevole dell’intonaco in terriccio abitualmente utilizzato e soggetto a danneggiamento da parte delle termiti. Le coperture sono composte da uno strato di cemento armato, colato in opera direttamente su una volta realizzata con mattoni in terra compressa di produzione locale. Le aperture a forma di mezzaluna tra pareti e volte consentono la ventilazione naturale e la diffusione della luce solare indiretta.
@ Kéré Architecture I Scuola Media di Gando (Naaba Belem Goumma Secondary School).
L’estensione della Scuola Elementare comprende quattro aule aggiuntive e un’area collettiva centrale dove gli studenti possono rilassarsi tra una lezione e l’altra. L’edificio beneficia delle esperienze acquisite dai membri della comunità nella costruzione della prima fase della scuola. Il nuovo edificio e’ costruito con gli stessi materiali e simili tecniche di costruzione ma presenta notevoli miglioramenti come il soffitto a volta. Le volte in mattoni migliorano la qualità spaziale interna delle aule, non solo visivamente ma anche in termini di comfort termico, consentendo all’aria calda di fuoriuscire verso l’alto attraverso fessure di ventilazione integrate. Il tetto in lamiera ondulata segue la forma ad arco del soffitto, ma lungo una curva più morbida, esponendo l’intricata travatura reticolare che lo sostiene.
@ Kéré Architecture I Scuola Media di Gando (Naaba Belem Goumma Secondary School).
Con il progetto della Scuola Media (Naaba Belem Goumma Secondary School) Kéré Architecture si spinge a sperimentare un sistema murario più sofisticato ma sempre low-tech: muri gettati in opera realizzati con argilla locale colata mista a cemento e aggregato. Questo metodo innovativo consente un processo di costruzione più rapido e una maggiore flessibilità architettonica rispetto ai tradizionali mattoni in argilla, essendo più sostenibile e meno costoso del calcestruzzo. Al fine di massimizzare ulteriormente le risorse, le aule sono tutte costituite da moduli a parete larghi 2m le cui casseforme in acciaio possono essere rimosse entro 48 ore dal getto e riutilizzate. Le pareti in argilla sono protette dalla pioggia spinta dal vento dalle sporgenze del tetto e da un recinto in legno di eucalipto. Questa doppia facciata crea una zona cuscinetto ombreggiata tra i suoi due strati che aiuta a rinfrescare le aule e fornisce uno spazio di socializzazione per gli studenti da utilizzare tra le lezioni.
Gli edifici, disposti a cerchio, ricordano i complessi tradizionali che rappresentano la tipologia regionale dominante e creano un cortile protetto che tiene fuori il vento caldo e polveroso dell’est mentre lascia entrare una fresca brezza occidentale. Questo cortile è pensato non solo per gli studenti, ma anche come luogo in cui la comunità del villaggio può riunirsi per diverse attività. Il campus è circondato da un vasto paesaggio terrazzato piantumato con specie arboree autoctone. Questo aiuta a controllare la temperatura delle aule grazie alla massa termica aggiunta che le circonda, rafforzando allo stesso tempo il terreno circostante contro la desertificazione.
@ Kéré Architecture I La Biblioteca di Gando.
La Biblioteca della Scuola Elementare è concepita non solo come struttura educativa per i bambini ma anche come centro civico per il villaggio. La sua morbida forma ellittica è espressione di questa intenzione, distinguendosi nel carattere dalle aule ortogonali. Il soffitto dell’edificio è realizzato utilizzando vasi di terracotta di produzione locale segati a metà ed annegati nella lastra di cemento che copre l’ambiente. Queste aperture circolari consentono alla luce naturale di filtrare creando un motivo dinamico sul pavimento. Anche qui abbiamo un tetto in lamiera grecata a pianta rettangolare distaccata dal soffitto per una estensione di 640mq a protezione dai raggi solari e dalla pioggia sia dell’edificio che dello spazio esterno circostante. La copertura e’ forata in corrispondenza del fabbricato e coperta da lastre di policarbonato posizionate sopra le aperture per far passare la luce. L’effetto camino viene creato quando la superficie calda del tetto aspira aria più fresca dalle finestre e fuoriesce attraverso le perforazioni del soffitto, ventilando naturalmente lo spazio interno.
Anche in questo progetto e’ stato utilizzato il legno di eucalipto per chiudere lateralmente l’area esterna di pertinenza della biblioteca. Il legno di eucalipto è straordinariamente resistente e nel tempo assume una gradevole tonalità argentea, rendendolo un materiale ideale per creare facciate esterne filtranti. Gli alberi di eucalipto sono stati ampiamente piantati in Burkina Faso per combattere la deforestazione, ma oggi sono considerati culture non ottimali poiché forniscono poca ombra e assorbono l’umidità dal suolo. Un modo intelligente per usurali come brise soleil hanno dato una nuova ragione d’essere a questa pianta.
@ Kéré Architecture I La Biblioteca di Gando.
Per la realizzazione di questo complesso scolastico sono stati coniugati metodi di ingegneria moderni e tecniche di costruzione tradizionali allo scopo di ottenere la migliore soluzione costruttiva per queste tipologie edilizie in questa area del Paese, semplificando l’edificazione e limitando la manutenzione futura. Inoltre, se pensiamo alle indicazioni in materia di sviluppo sostenibile espresse dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, solo questo progetto sembra soddisfare almeno la meta’ dei 17 obiettivi prefissati da questo documento. Ma il vero successo del progetto della Scuola di Gando è da attribuire allo stretto coinvolgimento della popolazione locale nel processo edilizio. Con il sostegno della comunità e i fondi raccolti attraverso la Kéré Foundation e.V., Kéré è stato in grado di realizzare un sogno che va altre i confini del Burkina Faso.